La patologia orale è quella branca dell’odontoiatria volta alla prevenzione, alla diagnosi, al piano di trattamento ed alla riabilitazione delle patologie infettive (stomatiti, micosi), autoimmuni (lichen, lupus, aftosi) e neoplastiche (tumori) che interessano i tessuti orali e periorali. In termini tecnici, questa branca si occupa degli aspetti clinici, anatomo-patologici e terapeutici di entità patologiche o para-fisiologiche che interessano i tessuti duri e molli della bocca e i tessuti periorali.
Il suo prevalente obiettivo è il monitoraggio delle patologie neoplastiche, dalla terapia farmacologica di supporto alle potenziali interazioni farmacologiche tra cure mediche (osteoporosi e bifosfonati), all’escissione chirurgica delle lesioni ed alla modifica delle abitudini di vita scorrette (fumo, alcol, abitudini viziate) che possono aumentare i fattori di rischio di sviluppo di patologie orali.
Il cavo orale infatti è spesso sede di lesioni o anomalie anatomiche che possono destare preoccupazioni, più o meno infondate, e che si manifestano prevalentemente in maniera aspecifica sottoforma di bolle, escrescenze, chiazze biancastre o rosse ed erosioni/ ulcerazioni.
Nella maggior parte dei casi si tratta di condizioni benigne, di origine traumatica o infettiva, ma in alcuni casi queste stesse lesioni possono costituire la manifestazione di problematiche sistemiche e talvolta il primo step di patologie ad evoluzione maligna.
Questo è il razionale per cui le attuali linee guida impongono di non trascurare e soprattutto di non sottovalutare queste lesioni, che intercettate in una fase precoce possono fare la differenza nella prognosi a breve e lungo termine.